Approccio ECOsistemico per la tutela e la GEstione delle risorse biologiche e STOCK ittici nelle acque interne (ECOGESTOCK)

2020 - 2021

Le lagune costiere rappresentano un caso specifico di acque interne, dove la ricchezza in flora e fauna è sottoposta ad una elevata pressione antropica, sia per l’uso e lo sfruttamento di habitat e risorse (pesca, turismo, ecc.), sia per l’inquinamento dovuto alla presenza dei centri abitati e di altre attività produttive (industria, agricoltura, ecc.). La sua elevata variabilità naturale, il suo grande potenziale produttivo, il suo ruolo nel ciclo vitale di tante specie di interesse commerciale e conservazionistico e i molteplici interessi che convergono verso le lagune costiere, rappresentano una grossa sfida dal punto di vista gestionale.

Il pregio naturalistico delle lagune della Sardegna è riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Le lagune sono fondamentali per lo sviluppo del settore primario (pesca e acquacoltura) dell’isola, e sono oggetto di investimenti da parte della Regione Sardegna con lo scopo di ottimizzare il loro potenziale produttivo preservando nel contempo la sua ricchezza naturale. Il Golfo di Oristano ospita 8 delle 27 lagune sarde che sono rilevanti per la loro produzione ittica: 5.569 Ha che rappresentano il 56% di queste zone umide, caratterizzate da una grande diversità morfologica, ecologica, amministrativa e di uso. La loro proprietà è in concessione a cooperative di pescatori, tranne lo Stagno di Mistras, il quale è proprietà privata della Cooperativa Pescatori e Molluschicoltori.

Su questa base, il progetto si prefigge l’obiettivo di rendere possibile l’attuazione del concetto di approccio ecosistemico per la gestione delle risorse delle lagune dell’Oristanese, come raccomandato dalla Politica Comune per la Pesca (PCP) e della Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo (GFCM). In particolare, le attività del progetto saranno finalizzate alla costruzione di un database, attraverso la raccolta di dati pregressi e nuovi, al fine di creare i presupposti per lo sviluppo di uno strumento decisionale per l’attività di pesca nelle lagune, basato sulle conoscenze e sull’approccio ecosistemico.

Questo concetto presuppone la conoscenza dell’ecosistema nella sua complessità e nello sviluppo di strumenti per considerare esplicitamente le molteplici interazioni tra i vari componenti dell’ecosistema (e.g. modelli di ecosistema). In particolare la FAO indica che lo scopo dell’approccio basato sugli ecosistemi è pianificare, sviluppare e gestire la pesca in modo da rispondere ai bisogni e ai desideri della società, senza compromettere la possibilità per le generazioni future di fruire della vasta gamma di beni e servizi forniti dagli ecosistemi marini.

L’obiettivo dell’approccio ecosistemico è quindi quello di trovare il miglior equilibrio su tre dimensioni, vale a dire la protezione ambientale, l’equità e la coesione sociale e la prosperità economica, aspetti, questi, che rientrano anche tra gli obiettivi della strategia dell’UE per lo sviluppo sostenibile e che sono stati integrati nel regolamento di base della PCP. Uno dei metodi attraverso cui è possibile creare questi strumenti è la modellistica numerica.

Di conseguenza, il progetto contribuisce alla Priorità del FEAMP “Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze”. Con l’approccio ecosistemico si cerca l’equilibrio fra la produttività (pesca sostenibile) e la conservazione degli ecosistemi e dei servizi ecosistemici, e contribuisce all’Obiettivo Tematico “Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse”. L’attività si svolgerà nelle lagune dell’Oristanese e le specie oggetto di studio saranno principalmente quelle sfruttate dalla pesca tradizionale, pertanto si adatta alla Misura “Pesca nelle acque interne e fauna e flora nelle acque interne”.

Il progetto verrà sviluppato nelle lagune dell’Oristanese. Le due lagune scelte per la raccolta di dati sul pescato, dati ambientali e di reclutamento sono due casi di studio rappresentativi delle lagune sarde: lo Stagno di S’Ena Arrubia (187 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034001, SIC ITB030016 e Oasi di protezione faunistica e di cattura) e lo Stagno di Cabras (2230 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034008, SIC ITB030036 e Oasi di protezione faunistica e di cattura). La mappatura della presenza di specie alloctone invasive e nell’interventi volti ad accrescere la consapevolezza ambientale dei pescatori coinvolgeranno anche le cooperative dello Stagno di San Giovanni e Laguna di Marceddì (1600 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034008, SIC ITB030036 e Oasi di protezione faunistica e di cattura), Stagno di Santa Giusta (870 Ha; ZPS ITB34005, SIC ITB030037 e SIC ITB030033), Laguna di Mistras (450 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034006, SIC ITB030034 e Oasi di protezione faunistica e di cattura) e Stagno di Is Benas (100 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034007, SIC ITB030035 e Oasi di protezione faunistica e di cattura).

I soggetti proponenti, Fondazione IMC – Centro Marino Internazionale (IMC) e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – IAS, uniscono le loro competenze in ecologia lagunare, attività produttiva e modellistica, indispensabile per l’esecuzione del progetto.

Il progetto prevede l’individuazione di alcune specie target (molluschi bivalvi e pesci per il loro interesse commerciale e conservazionistico) e di specie alloctone invasive, il monitoraggio periodico della presenza di reclute delle specie target durante un intero anno solare, la raccolta di dati ambientali e l’integrazione di questi dati con modelli predittivi. Lo strumento decisionale sfrutterà i risultati dei modelli, le informazioni raccolte sulla presenza di specie alloctone invasive che possono competere con le specie target, e i dati di produzione lagunare (dati sul pescato).

SOGGETTO ATTUATORE

Fondazione IMC – Centro Marino Internazionale e CNR – IAS

OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI

Sviluppo di competenze per la creazione di uno strumento decisionale basato sull’approccio ecosistemico e sulle conoscenze che contribuisca ad una migliore gestione degli stock ittici nelle lagune costiere del Golfo di Oristano.

Nello specifico, ECOGESTOCK realizzerà la:

  1. Raccolta di dati storici sul pescato di ciascuna specie target, individuate sulla base del loro interesse commerciale o conservazionistico.
  2. Valutazione della presenza di specie alloctone invasive nelle principali lagune dell’Oristanese che possono competere con le specie target.
  3. Raccolta di dati ambientali nello Stagno di S’Ena Arrubia e nello Stagno di Cabras.
  4. Valutazione del potenziale di reclutamento naturale delle specie target nello Stagno di S’Ena Arrubia e nello Stagno di Cabras.
  5. Integrazione dei dati ambientali e di reclutamento attraverso modelli predittivi.
  6. Contribuzione all’accrescimento della consapevolezza ambientale dei pescatori.

 

LAGUNE COINVOLTE

– Stagno di S’Ena Arrubia (187 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034001, SIC ITB030016 e Oasi di protezione faunistica e di cattura)

– Stagno di Cabras (2230 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034008, SIC ITB030036 e Oasi di protezione faunistica e di cattura)

– Stagno di San Giovanni e Laguna di Marceddì (1600 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034008, SIC ITB030036 e Oasi di protezione faunistica e di cattura),

– Stagno di Santa Giusta (870 Ha; ZPS ITB34005, SIC ITB030037 e SIC ITB030033),

– Laguna di Mistras (450 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034006, SIC ITB030034 e Oasi di protezione faunistica e di cattura) e

– Stagno di Is Benas (100 Ha; RAMSAR, ZPS ITB034007, SIC ITB030035 e Oasi di protezione faunistica e di cattura)

 

link alla scheda Progetto ECOGESTOCK

 

Contatti

Responsabile scientifico: Maura Baroli

m.baroli@fondazioneimc.it

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