Riproduzione Mugil cephalus
La produttività degli stagni e delle lagune della Sardegna, ed in particolare della provincia oristanese, è fortemente influenzata dalla pesca del Mugil cephalus (cefalo), una delle più importanti specie ittiche a livello locale. Attraverso la lavorazione delle gonadi femminili di questo mugilide si ottiene infatti la bottarga di muggine, prodotto di pregio caratterizzato da un mercato in forte espansione.
In natura il cefalo si riproduce per soli 2 mesi all’anno in mare aperto e ogni femmina può emettere sino a 5 milioni di uova ma soltanto l’1% di esse dà luogo all’individuo adulto, inoltre negli ultimi anni, l’eccessiva pressione di pesca e una graduale modificazione delle condizioni ambientali hanno portato ad un progressivo impoverimento dello stock e ad un calo della produttività.
Per fare fronte al declino della popolazione di questo mugilide e soddisfare la crescente richiesta di bottarga, la Fondazione IMC ha intrapreso un percorso di ricerca per sviluppo di tecniche di acquacoltura sperimentale finalizzate alla produzione di avannotti.
Obiettivo della ricerca è migliorare le tecniche di induzione alla riproduzione e di allevamento larvale di questa specie, definire una metodologia di produzione economicamente sostenibile e attuare un piano di ripopolamento attivo delle lagune sarde.